mercoledì 11 aprile 2012

Il dono fra reciprocità e dispendio


Qualcuno conosce il Mauss? Mi sto interessando all'economia del dono, partendo dal Vangelo, passando per il Movimento Zeitgeist, e tornando a Sant'Ambrogio. Riporto, anche se non mi convince fino in fondo, un testo di antropologia che ho trovato online:

Il dono fra reciprocità e dispendio

A cura di Rita Loccisano rita.loccis@tiscali.it

Parlare di dono oggi nel mondo occidentale suona come qualcosa di anacronistico.
Nella società capitalistica l’uomo si è abituato a comprare quasi tutto, i suoi sogni e i suoi desideri sono condizionati sempre più dalla pubblicità. Il suo immaginario, per usare una felice espressione di Serge Latouche , è stato colonizzato. Il dono ha un ruolo marginale nella sua vita I regali, nelle società ricche trovano posto in occasioni ben precise: il compleanno, Natale, un matrimonio, e cosi via; ed anche in quelle occasioni il regalo sembra rappresentare un problema più che un piacere. Cosa compro? Il mio regalo sarà adeguato? Piacerà? Ma il valore del dono va al di là di quello che comunemente la gente pensa. Ha una funzione sociale importantissima che è quella di creare legami.
Continua...




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