Questo post è provocato dalla constatazione che molti individui sono ancora legati ad una visione semplicistica della realtà. Ritengono che esista una sola idea giusta (la propria, o al massimo quella del proprio gruppo) ed un'infinità di idee sbagliate, quelle degli altri. La scienza della complessità, e le filosofie classiche (Socrate, per esempio), passano invece dal concetto che la verità, pur essendo unitaria, è complessa e si presta ad infinite visioni soggettive, e che dal confronto onesto delle idee è possibile migliorare la propria concezione della realtà.
“Molteplici visioni del mondo” significa che gli uomini non sono stati, non sono e non saranno
sempre uguali, anzi, sotto tutte le latitudini e in tutti i tempi, le civiltà e i loro maestri hanno costruito differenti modi di conoscere il mondo. Solo conoscendo e combinando insieme queste filosofie, trovandone le analogie, possiamo probabilmente ottenere un aumento del nostro sapere sulla vita e sull’universo[…] E’ come quando guardiamo una cosa con un solo occhio, oppure con due: ecco, nel secondo caso, combinando le visioni di tutti e due gli occhi “otteniamo quella che si chiama profondità di campo”. Ecco, le “molteplici visioni del mondo” aumentano la profondità di pensiero.
Gregory Bateson, Verso un’ecologia della mente
Ebook pdf (giusto per vederlo, poi è meglio prendere il libro in prestito)
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