Perché questo titolo? Perché ho appena scoperto questa nuova parola: eziologia. Conoscere parole nuove mi aiuta a pensare meglio. Non è importante la parola in sé quanto il concetto che le è associato. Magari prima avevo il concetto ma non la parola, oppure scopro che qualcuno ha espresso un concetto che avevo usando ben DUE parole diverse, e meditandoci ora possiedo DUE concetti invece che uno. Adesso posso distinguere e spiegarmi meglio. E questo mi fa sentire più ricco.
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sabato 13 febbraio 2021
lunedì 23 marzo 2020
Unità di scienza e fede: 3 diagrammi
Un mio incontro del mese scorso, proprio un attimo prima che il coronavirus bloccasse tutto!
E' stato difficile da preparare, ma una grande soddisfazione.
I temi sono talmente tanti che voglio riproporlo in versione espansa (2 o 3 serate). In più gli interventi dei convenuti, mi hanno aiutato a focalizzare certe questioni da inserire (es. sul rapporto tra il Dio dei mistici e quelLo delle religioni).
Qui le diapositive, più sotto il link al sito dove c'è anche la registrazione della conferenza (purtroppo l'audio è "approssimativo") e i riferimenti bibliografici.
Mandatemi un mess per domande o osservazioni!
E' stato difficile da preparare, ma una grande soddisfazione.
I temi sono talmente tanti che voglio riproporlo in versione espansa (2 o 3 serate). In più gli interventi dei convenuti, mi hanno aiutato a focalizzare certe questioni da inserire (es. sul rapporto tra il Dio dei mistici e quelLo delle religioni).
Qui le diapositive, più sotto il link al sito dove c'è anche la registrazione della conferenza (purtroppo l'audio è "approssimativo") e i riferimenti bibliografici.
Mandatemi un mess per domande o osservazioni!
mercoledì 8 novembre 2017
La Dichiarazione per un'etica mondiale
Ieri sera ho assistito alla bellissima conferenza di Beppe Robiati, dal titolo "La terra è un solo paese, l'umanità i suoi cittadini" - Come realizzare questa visione? - Dalle parole ai fatti; il valore dei principi, l'efficacia delle azioni.
Durante la conferenza Beppe ha illustrato con la solita , oltre che della vita e del messaggio di speranza di Bahá’u’lláh, e dell'importanza dell'etica e dei valori per la il benessere dei popoli, dei principi etici mondiali riconosciuti dalla comunità delle religioni... sono molto interessanti perché, oltre a contribuire alla pace e alla definizione di un'etica a livello mondiale (quindi per la regolazione dei rapporti intra ed extranazionali), possono aiutarci a gestire nella pratica i rapporti non sempre facili tra noi e i "nuovi arrivati" di altre culture, che fanno riferimento a sistemi religiosi/valoriali diversi, ma che in generale rispettano certi valori tradizionali anche più di noi occidentali "emancipati".
Questi principi sono insomma trasparenti alle differenze religiose, ma sono accettabili anche dai laici che abbiano una coscienza. Andrebbero prima praticati e sviluppati nel quotidiano, e poi anche insegnati agli altri.

«Quest'unico mondo ha bisogno di un unico ethos fondamentale; quest'unica società mondiale non ha certamente bisogno di un'unica religione e di un'unica ideologia, ha però bisogno di alcuni valori, norme, ideali e fini vincolanti e unificanti.»
(HANS KÜNG, Progetto per un'etica mondiale)
Nel 1993, alcuni rappresentanti del Parlamento delle religioni del mondo hanno reso pubblica una Dichiarazione per un’etica planetaria, la quale afferma che «esiste già tra le religioni un consenso suscettibile di fondare un’etica planetaria; un consenso minimo che riguarda valori obbliganti, norme irrevocabili e tendenze morali essenziali». Questa Dichiarazione contiene quattro princìpi.
Cito da Wikipedia:
Fin dalle prime parole la Dichiarazione metteva poi in luce quanto il proprio intento fosse ben lungi dal voler creare unʼunica sovrastruttura etico-religiosa globale: «Per etica mondiale non sʼintende unʼideologia mondiale o una religione mondiale unitaria al di là di tutte le religioni esistenti». Non si tratta insomma di un altro universalismo universalistico o monocentrico, che intenda soppiantare o ricoprire la molteplicità degli universalismi: «unʼetica mondiale non intende neppure sostituire lʼalta etica delle singole religioni con un minimalismo etico. La Torà degli ebrei, il Discorso della montagna dei cristiani, il Corano dei musulmani, la Bhagavadgita degli indù, i discorsi di Buddha, i detti di Confucio – restano il fondamento per la fede e per la vita, per il pensiero e lʼazione di centinaia di milioni di uomini».
Note:
* Vista l'ampio uso che la Chiesa Cattolica ha fatto del concetto di "atti impuri" per indurre il senso di colpa nei credenti, forse sarebbe più appropriato in Italia tradurre questa norma con "gestisci la tua sessualità", ma l'argomento è da approfondire, perché da una parte è indubbio che la sessualità vada controllata (da noi i crimini sessuali, come gli stupri, sono all'ordine del giorno), dall'altra non è chiaro in cosa consista una sessualità "sana". Per Reich, la sessualità una fonte di energia, ma anche un mezzo di controllo delle masse.
Durante la conferenza Beppe ha illustrato con la solita , oltre che della vita e del messaggio di speranza di Bahá’u’lláh, e dell'importanza dell'etica e dei valori per la il benessere dei popoli, dei principi etici mondiali riconosciuti dalla comunità delle religioni... sono molto interessanti perché, oltre a contribuire alla pace e alla definizione di un'etica a livello mondiale (quindi per la regolazione dei rapporti intra ed extranazionali), possono aiutarci a gestire nella pratica i rapporti non sempre facili tra noi e i "nuovi arrivati" di altre culture, che fanno riferimento a sistemi religiosi/valoriali diversi, ma che in generale rispettano certi valori tradizionali anche più di noi occidentali "emancipati".
Questi principi sono insomma trasparenti alle differenze religiose, ma sono accettabili anche dai laici che abbiano una coscienza. Andrebbero prima praticati e sviluppati nel quotidiano, e poi anche insegnati agli altri.

«Quest'unico mondo ha bisogno di un unico ethos fondamentale; quest'unica società mondiale non ha certamente bisogno di un'unica religione e di un'unica ideologia, ha però bisogno di alcuni valori, norme, ideali e fini vincolanti e unificanti.»
(HANS KÜNG, Progetto per un'etica mondiale)
Nel 1993, alcuni rappresentanti del Parlamento delle religioni del mondo hanno reso pubblica una Dichiarazione per un’etica planetaria, la quale afferma che «esiste già tra le religioni un consenso suscettibile di fondare un’etica planetaria; un consenso minimo che riguarda valori obbliganti, norme irrevocabili e tendenze morali essenziali». Questa Dichiarazione contiene quattro princìpi.
- «Nessun nuovo ordine del mondo senza un’etica mondiale». Noi tutti abbiamo una responsabilità nei confronti di un migliore ordine mondiale.
- «Ogni persona umana sia trattata umanamente». La presa in considerazione della dignità umana è considerata come un fine in sé. Tale principio riprende la «regola d’oro» che è presente in molte tradizioni religiose.
- La Dichiarazione enuncia quattro direttive morali irrevocabili:
- l'impegno per una cultura della nonviolenza e del rispetto di ogni vita. “Non uccidere” o, in positivo, “Rispetta ogni vita”.
- l'impegno per una cultura della solidarietà e un giusto ordine economico.“Non rubare” o, in positivo “Agisci in maniera corretta e leale”
- l'impegno per una cultura della tolleranza e per una vita nella sincerità. “Non mentire” o, in positivo, “Parla e agisci con sincerità”
- l'impegno per una cultura della parità dei diritti e della solidarietà fra donne e uomini. “Non commettere atti impuri”* o, in positivo, “Rispettatevi e amatevi a vicenda”
- Riguardo ai problemi dell’umanità, è necessario un cambiamento di mentalità, affinché ciascuno prenda coscienza della propria pressante responsabilità. È dovere delle religioni coltivare tale responsabilità, approfondirla e trasmetterla alle generazioni future.
Cito da Wikipedia:
Fin dalle prime parole la Dichiarazione metteva poi in luce quanto il proprio intento fosse ben lungi dal voler creare unʼunica sovrastruttura etico-religiosa globale: «Per etica mondiale non sʼintende unʼideologia mondiale o una religione mondiale unitaria al di là di tutte le religioni esistenti». Non si tratta insomma di un altro universalismo universalistico o monocentrico, che intenda soppiantare o ricoprire la molteplicità degli universalismi: «unʼetica mondiale non intende neppure sostituire lʼalta etica delle singole religioni con un minimalismo etico. La Torà degli ebrei, il Discorso della montagna dei cristiani, il Corano dei musulmani, la Bhagavadgita degli indù, i discorsi di Buddha, i detti di Confucio – restano il fondamento per la fede e per la vita, per il pensiero e lʼazione di centinaia di milioni di uomini».
Note:
* Vista l'ampio uso che la Chiesa Cattolica ha fatto del concetto di "atti impuri" per indurre il senso di colpa nei credenti, forse sarebbe più appropriato in Italia tradurre questa norma con "gestisci la tua sessualità", ma l'argomento è da approfondire, perché da una parte è indubbio che la sessualità vada controllata (da noi i crimini sessuali, come gli stupri, sono all'ordine del giorno), dall'altra non è chiaro in cosa consista una sessualità "sana". Per Reich, la sessualità una fonte di energia, ma anche un mezzo di controllo delle masse.
domenica 9 agosto 2015
La mia idea di comunità

Un luogo fondato spiritualmente, promotore di bene per i suoi membri, per il territorio dove è incastonato, per il mondo.
Temi: ricerca interreligiosa, ricerca spirituale "empirica", autonomia economica/sussistenza, ricerca culturale e nella buone pratiche. Divulgazione e condivisione tra i membri e con il territorio. Ricerca sociale ed economica (in particolare riguardo alla freeconomy)
Mappa mentale dei temi e delle attività
Alcune idee... clicca sull'immagine per vedere i dettagli della mappa (è possibile leggere delle didascalie passando il mouse sulle voci che contengono l'icona di una matita in alto a sinistra)
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Mappa di temi e attività |
Ispirazioni
Le ispirazioni che presento vogliono fornire l'archetipo di realizzazione, la direzione, non un piano esecutivo al quale tutti debbano necessariamente attenersi, ma alcuni spunti che, collegandosi con altri che arriveranno, possano permetterci di passare ad una fase successiva di concretizzazione.
In particolare mi paiono interessanti le esperienze di Auroville (nel sud dell'India) che dura da oramai cinquant'anni e la comunità di Tamera (in Portogallo), con la sua prospettiva di comunità di cura territoriale, oltre che la voglia di costruire una rete di cura planetaria (il progetto Terra Nova).
Mashiqu’l-Adhkàr (Casa di Adorazione secondo la fede Bahai)
E’ composta da un tempio (luogo di adorazione/preghiera/meditazione/contemplazione), con annessi diverse strutture che “daranno assistenza ai sofferenti, sostentamento ai poveri, asilo ai viandanti, consolazione ai bisognosi, educazione agli ignoranti”
Bahá'u'lláh lasciò istruzioni ai Suoi seguaci per la costruzione di templi per il culto in ciascun paese e in ciascuna città del mondo. A questi templi Egli diede il nome di Mashriqu’l-Adhkár 11, che significa «Il Sito dell’Alba delle Lodi di Dio». Il Mashriqu’l-Adhkár deve essere una costruzione poligonale di nove lati, sormontato da una cupola, e deve essere quanto più possibile bello per disegno ed esecuzione; deve ergersi nel mezzo di un gran giardino ricco di fontane, alberi e fiori e circondato da un certo numero di edifìci accessori dedicati a scopi sociali, educativi e di carità, affinché il culto di Dio nel tempio possa essere intimamente associato con le delizie della bellezza della natura e dell’arte e con l'attività pratica per il miglioramento delle condizioni sociali.
Queste potrebbero anche essere identificate come macroaree di funzionamento delle attività della comunità:
- Adorazione/Preghiera/Meditazione e altre pratiche spirituali di ogni fede e sensibilità
- Salute/wellness (fisica e spirituale)
- Economia/condivisione dei beni (agricoltura/orti ma non solo)
- Accoglienza (di poveri, viandanti, ma anche couchsurfing)
- Studio/Educazione (ricerca/pratica, scienze interiori ed esteriori, arti, trasmissione, collegati alle altre aree della comunità e al territorio)
Notare che anche Auroville è costituita in maniera analoga, con il luogo di meditazione al centro per espandere da esso "buone vibrazioni".
Interessante il collegamento del pensiero di Baha'u'llah con il tempio/palazzo di Cnosso.
Mondo di comunità e famiglia
www.comunitaefamiglia.org
La comunità di famiglie non si costituisce sulla fusione, ma sul vicinato solidale, non sulle norme ma sulla fiducia reciproca. Le parole chiave di questa esperienza sono: condivisione, sobrietà, accoglienza, solidarietà. Ognuno ha il suo appartamento, ha una sua sovranità inalienabile, ed è totalmente responsabile di sé e delle proprie scelte.
L’equilibrio che si persegue tra valori e stile di vita ed il sostegno reciproco vissuto in una casa solidale, consente alle famiglie e alle persone di trasformare le parole che si portano nel cuore in pratica quotidiana
Geolocalizzazione del progetto
Zona Bassa Veronese, Mantova, ma non necessariamente. Luogo da decidere collettivamente e secondo le possibilità che si trovano.
Modalità di acquisizione terreno/edificio: Bene Comune offerto, sequestrato alla mafia o custodiato popolare
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